Morbo di Parkinson

Trattamento secondo il metodo Mézières

è un approccio efficace nel migliorare l’equilibrio nei pazienti affetti da questa patologia ed è anche un buon programma di esercizi con particolare attenzione ad aumentare la flessibilità nei muscoli più forti; potenziamento dei muscoli della schiena che possono aiutare a mantenere la spina dorsale eretta nei pazienti con PD. Teresa Paolucci et al. Impact of Mézières Rehabilitative Method in Patients with Parkinson’s Disease

Consiste in tre posture, che si possono adottare a ogni paziente in base ai bisogni di correggere le variazioni nella curva dorsale e promuovere la respirazione diaframmatica. Il primo obiettivo era recuperare l’estensibilità dell’ipertono dei gruppi muscolari e in particolare, quelli della catena muscolare nella parte bassa della schiena: i muscoli para-vertebrali e latissimus dorsi.

Durante l’esecuzione delle posture chiedere ai pazienti di seguire il ritmo della sua respirazione, percepire l’allineamento del tronco e immaginare la postura che è stata istruita prima dell’attuazione (per promuovere l’immagine motoria e l’attenzione nel rispetto del movimento). ogni postura deve superare l’allineamento sullo stesso piano nei tre livelli: osso occipitale, scapola e sacro. Per mettere in tensione rigorosa e prolungata i gruppi muscolari ritenuti responsabili per la lordosi, la rotazione interna e il blocco inspiratorio toracico.

  • La Prima Postura

Paziente in posizione supina e allineato, in base alla sua linea verticale per ricreare le curve corrette a seconda della lordosi della colonna. Successivamente, inizialmente si chiede al paziente di respirare normalmente e poi la respirazione diaframmatica concentrandosi sul muscolo retto dell’addome per abbassare le ultime coste toracciche.

 

 

  • La Seconda Postura

Il paziente è stato posto in posizione supina, con gli arti superiori abdotti a 120° (per ottenere il massimo allungamento del grand dorsale). Questa posizione mira a raggiungere lo stiramento passivo bilaterale. Il paziente è stato anche invitato a modificare questa posizione entro esecuzione della contrazione isometrica del gran dorsale in massimo allungamento consentito. Il fisioterapista corregge il sollevamento delle ultime costole toraciche del paziente.

  • La Terza Postura

Il paziente è stato posto in posizione supina, con gli arti inferiori elevati a più di 90∘ di flessione dell’ anca e con le ginocchia distese o flesse, poggiante su a
muro o supportato dal fisioterapista, se il paziente non è in grado di raggiungere questa posizione con le ginocchia estese. Questo esercizio mirato ad allungare la catena muscolare posteriore e specialmente il gran dorsale. Con particolare attenzione a prevenire il blocco inspiratorio.

Il paziente era seduto con la schiena appoggiata al piano e allineato alla sua linea verticale (osso occipitale, 7 ° dorsale vertebra e sacro) per ricreare le curve corrette in base alla lordosi della colonna vertebrale. Poi, al paziente è stato chiesto di respirare normalmente e successivamente di effettuare la  respirazione diaframmatica in modo da attivare il retto femorale (posizione fisiologica della pelvi) e retto addominale (controllo della lordosi lombare). In alcuni pazienti, è stato possibile progredire e variare la terza postura in posizione seduta, ma questa posizione era stancante e per molti pazienti e stato difficile da mantenere correttamente. Alla fine delle 10 sessioni di trattamento M’ezi`eres, i pazienti hanno mantenuto le loro normali attività e poi sono stati valutati di nuovo nel follow-up di 12 settimane. Per ragioni etiche, non abbiamo considerato un terzo gruppo in la lista d’attesa senza alcun trattamento riabilitativo.

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